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1998-2014
2

 

 

5 - dalla chiusa Saint Christophe alla chiusa Auvignon
Esempi di stile neoclassico fronte porto ad Evdilos

29 Luglio - 28 km. - 5 chiuse.

Mi sveglio presto, prima dell'alba, dopo una notte un po' agitata per qualche rumorino, l'abbaiare attento dei cani ed il passaggio di treni sulla vicina ferrovia a cui non avevo fatto molto caso.
E' strano, in genere non sogno mai, pero' stanotte, forse per la generale gentilezza che ho riscontrato nella gente con cui ho avuto contatto, mi sono sognato che, nella notte, l'eclusier (che aveva il viso di una persona che ieri si era offerta di aiutarmi a tirare su il kayak dal canale) si è avvicinato alla tenda ed ha cominciato ad armeggiarci intorno. Io, preoccupato, prima di scoprire chi fosse, mi sono svegliato ed accortomi della presenza di un essere umano o di un animale o cos'altro, mi sono alzato (per quanto ci si possa alzare in una tenda singola alta 50-60 cm.), ho gridato qualcosa tipo "lasciate in pace la mia tenda!", mi sono sporto e l'ho visto mentre copiva tenda e kayak con un bel telo antipioggia perché sembrava che il tempo si mettesse al brutto. Finito il lavoro, saluta e se ne va.

Il mio subconscio avrà messo insieme la gentilezza, di cui dicevo prima, con il fatto che a Valence d'Agen ho sbirciato le previsioni del tempo su un giornale che dava peggioramento, nuvoloso ma senza temporali.
Colazione alla chiusa all'alba con pistacchi e succo d'arancia mentre il canale è uno specchio d'acqua immobile.
Dato che mi manca una bella doccia, mi fermo al porto canale di Boé, pago volentieri un Euro per l'acqua calda e proseguo con la colazione.

Ad Agen mi fermo perché pensavo potesse essere una bella cittadina da visitare, invece, oltre al bel porto canale con moli in legno e sponde erbose (peccato sia però vicino ad una trafficatissima strada), non presenta che qualche casetta a graticcio ma in un contesto di una miriade di locali per turisti, una stazione ferroviaria di dimensioni spropositate e la cattedrale chiusa per restauro.
Compro ancora dei panini e li mangio al porto su una panchina all'ombra di quattro pinetti.
Lungo il canale, giungendo qui, ho incontrato una signora di mezza età che faceva footing mentre il cagnetto al guinzaglio nuotava nel canale!
C'è un forte contrasto fra la trafficata città di Agen alla sinistra del canale e la collina verdeggiante alla destra, punteggiata di piccole casette a due o tre piani.

La spiaggia di Marseillan Plage
Il ponte canale sulla Garonne ad Agen

Proseguendo, si passa sul bel ponte canale sopra la Garonne per giungere ad una sequenza di quattro chiuse ravvicinate che ho trasbordato tutte insieme. Proprio durante questo tragitto, nel primo pomeriggio, mentre trasporto il kayak sul carrello e penso ai fatti miei mi attraversa la strada un piccolo scoiattolo rosso che si affretta a scomparire dentro un boschetto.

La spiaggia di Marseillan Plage
Il ponte canale sulla Garonne ad Agen

Trovo qualche difficoltà a rimettere in acqua il kayak in quanto le chiuse ravvicinate hanno fatto scendere di quota il canale rispetto alla campagna di parecchi metri, per cui, attraverso una stradina poco agevole per il carrello porta kayak, raggiungo un punto con ripe alte almeno un metro e perpendicolari sull'acqua. Dopo qualche difficoltà, non a calare il kayak in acqua ma, a calare me nel kayak, proseguo per trovarmi a lottare con un vento tale che sembra di andare contro corrente.

La spiaggia di Marseillan Plage
Imbarco disagevole dopo le chiuse di Agen

Arrivo a Serignac per comperare del cibo e mi ritrovo in un paesino come mi immaginavo fossero tutti quelli toccati dal percorso del canale.
Serignac è un villaggio di piccole dimensioni, a pianta quadrata con al centro la chiesa, la piazza, una strada principale che lo attraversa e altre vie perpendicolari ad essa, ha il disegno planimetrico degli insediamenti romani nati sugli accampamenti, un reticolo geometrico di strade.
La chiesa è chiusa ma è il campanile ad attrarre di più l'attenzione, rivestito con le tipiche scandole ma sviluppato a spirale verso la punta partendo da una base ottagonale, una vera stranezza rispetto a quanto visto finora.

La spiaggia di Marseillan Plage
La chiesa di Serignac

Un lungo, ventoso e noioso tratto rettilineo di canale porta alla chiusa di Auvignon dove chiedo all'eclusier di poter piantare la tenda su un prato vicino alla sua abitazione. Sono talmente distrutto da decidere di cenare con panino e dolce alle mele per poi infilarmi direttamente in tenda.

La spiaggia di Marseillan Plage
Campo alla chiusa 38, Auvignon

Dato che c'è ancora luce decido invece di fare una passeggiata nei dintorni in direzione del campanile più vicino, il paese di Bruch.
Si tratta di una vecchia città fortificata di cui restano solo due porte in pietra. All'interno è già tutto chiuso, si vedono alcune case a graticcio con tamponamenti in cotto o in terra e paglia, ancora abitate. Soltanto sulla strada esterna, che riprende immagino il percorso delle vecchie mura, trovo un cafè in cui entro per assaggiare un Armagnac. Insomma, mi trovo nella zona di produzione di questa nota acquavite che ricorda, più che il gusto dei vini da cui viene distillata, le imprese dei tre moschettieri, e mi sembra doveroso assaggiarla.

Al tramonto, tutte le pietre ed i cotti assumono una colorazione calda e rilassante che fa venire voglia di sedersi ad un bar, sorseggiare qualcosa e guardare il paesaggio che in questo caso non c'è…non c'è nessuno in giro, né persone, né automobili, il café-restaurant è vuoto se non per la presenza della padrona nella stanzetta dietro il bar che guarda la TV e sgranocchia patatine.

 

 

 

CANAL LATERAL A LA GARONNE
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