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9 - da San Remo al confine




Il mattino parto di buon ora dopo essermi svegliato ai primi raggi del sole che hanno surriscaldato la tenda. La giornata è ancora tranquilla, poco vento e mare calmo.
Doppio capo Nero che rappresenta anch'esso l'abbruttimento cui è stata costretta questa costa dall'homo faber: doveva essere una punta molto bella con vegetazione lussureggiante di pini e piante grasse prima di essere stata completamente nascosta da caseggiato enormi, condomini pazzeschi, costruiti direttamente sul mare con tanto di porticciolo in cemento ed anche all'interno, sulle prime pendici, dove spuntano caseggiati a più piani che non stonerebbero nella più bieca delle periferie milanesi. Una grandissima delusione paesaggistica.
Proseguo costeggiando le strapiene spiagge di ciottoli di Ospedaletti, dove, nascosta da alcune costruzioni balneari, c'è una sorgente sulfurea ormai quasi esaurita, ne sgorga giusto un rivolo, a cui sembra si debba il nome della località: luogo di cura termale.

Doppiato capo S.Ampelio si costeggia la lunga Bordighera, un'incredibile distesa continua di abitazioni che porta a Vallecrosia e Ventimiglia con l'unica interruzione del torrente Nervia che non sfocia neanche in mare data la scarsità di acqua.
Ventimiglia si trova in una vallata fra due fiumi il Roia ed il Nervia, chiusa anche da montagne che la costringono a svilupparsi sul mare e lungo i tracciati fluviali.
E' strana la coincidenza, ma ogni volta che passo per Ventimiglia (le volte precedenti in automobile) ho sempre trovato la presenza di una sorta di nebbia alta o nuvole basse che stazionano sulle alture intorno alla città, deve esserci una qualche condizione metereologica che fa sviluppare queste formazioni all'incontro fra l'aria calda del mare e correnti fredde dalla montagne all'interno, forse anche grazie alla presenza dei due fiumi che rinfrescano le vallate (anche se ora piuttosto scarsi di acqua).

Dato che ho lasciato l'auto a Cervo, devo ora sbarcare per prendere il treno alla stazione di Ventimiglia, alla domenica gli orari dei treni sono piuttosto scarsi e terminano le corse il primo pomeriggio, quindi mi vedo costretto a dover interrompere il viaggio. Sbarco nella spiaggia appena dopo la foce del fiume Roia, percorro la passerella pedonale sul fiume e raggiungo la stazione, dopo aver sudato una maglietta per smontare la canoa ed impilare i bagagli sul carrello sotto un impietoso sole dell'ora di pranzo.

Il fine settimana seguente mi ritrovo a Ventimiglia per concludere il viaggio costiero fino alla frontiera (proseguirò poi per costa azzurra).
Dato che mi sono preso un po' di tempo per girare la città e soffermarmisi, ho potuto osservare alcune cose.
La città vecchia è molto bella urbanisticamente con le sue stradine strette, pedonali, che salgono verso la cattedrale dividendo gli spazi edificabili in tanti gironi a differenti quote. La qualità urbana è invece molto scadente, gli alti edifici sono molto mal tenuti, scrostati, sembra di essere nei vicoli di Napoli o Marsiglia tante sono le mutande che si vedono appese alle finestre ad asciugare, ma questo è anche folclore.
Peccato invece le facciate residenziali tenute molto male e la parte alta delle mura cittadine in rovina con i soliti ponteggi all'italiana, cioè costantemente presenti da chissà quanti anni, arrugginiti e recintati da barriere ormai inesistenti. Mi sono trovato a salire quasi su un ponteggio tubolare dopo essere passato attraverso un varco nella recinzione senza neanche accorgermene…la vista sul mare però merita che questi bastioni vengano recuperati per dare un altro motivo di pregio alla visita della città.
La parte recente dell'abitato, sviluppata sul mare non è niente di speciale, come del resto tutti gli ampliamenti delle cittadine liguri.
Da segnalare la forte presenza di immigrati lungo i marciapiedi e la spiaggia pronti a vendere le loro note merci, oltre ad un numero smisurato di rivendite di alcolici (tipico di città di frontiera?) fortemente pubblicizzate con cartelli sulle vetrine lungo le vie principali. Tutto ciò non va certo a favore dell'immagine cittadina.

Riparto dalla spiaggia a fianco del fiume Roia, proprio sotto alla città alta per passare subito il porto, costituito da un lungo molo frangiflutti, e la punta della Rocca, così chiamata per la presenza del Forte dell'Annunziata appena sopra.

L'isola di Bergeggi
Tutti i metodi sono buoni per scendere in spiaggia

Si costeggia una serie continua di scogli con la ferrovia subito a ridosso, poche spiagge, di cui una, sotto ad alte arcate in pietra, finalmente in sabbia fine ma difficilmente raggiungibile dalla costa se non per stretti passaggi pedonali ed un'altra, frequentata da surfisti per le onde lunghe che si formano con il basso fondale sabbioso, caratterizzata da una azzardata scala in ferro che porta ad alcune costruzioni abbarbicate a mezza costa.

L'isola di Bergeggi
Spiaggia delle palme

Un'altra bella spiaggia si trova in prossimità di una villa sul mare, è costituita di sassi ma allietata dalla presenza di alcune palme che forniscono ombra e danno un tocco di esotico.
La spiaggia dell'abitato di Latte introduce agli scogli bassi di capo Beniamin, prima propaggine rocciosa di capo Mortola.
Due belle spiagge inaspettate si trovano dopo gli scogli e costituiscono anche il porto di Mortola Inferiore, ma un porto un po' particolare, formato solo da una serie di casette che fungono da ricovero coperto delle imbarcazioni che vengono normalmente tirate a secco e lasciate all'aperto sulla ombrosa spiaggia di ciottoli.

Capo Mortola è il punto di divisione visiva fra la Francia e l'Italia, da qui si vede bene Mentone con la sua serie di porti, Cap Martin ed in lontananza l'enorme roccia bianca che sovrasta il Principato di Monaco. Fra le punte del capo ci sono alcune belle spiagge di ciottoli isolate ed ombreggiate.
Sul capo si trova il giardino Hanbury, importante parco botanico creato nel 1867 da una famiglia di ricchi commercianti e poi ceduto allo stato nel 1960. Il giardino deve la sua fama soprattutto alla felice posizione che consente inverni molto miti, quindi la conservazione di specie di diverse parti del mondo.

L'isola di Bergeggi
Baia Beniamin e le sue belle baracche

Dopo il capo continua la presenza di scogli fino alla stretta spiaggia di ciottoli di baia Beniamin, una situazione inaspettata, con una lussureggiante esplosione di fiori e palmeti cresciuti fra una serie di piccole costruzioni spontanee in legno, anche ben organizzate e costruite, di cui alcune costituiscono i ricoveri delle imbarcazioni di Mortola Superiore.
Alle spalle della spiaggia incombe la costa molto verticale con, su più livelli, gli alti archi della ferrovia, la strada ed il paese. Sicuramente sono di fronte ad un esempio di abusivismo edilizio (costruzioni a tre metri dalla spiaggia!) ma che non riesco a condannare per la buona riuscite estetica che si è riusciti a dare a completamento di una bella baia.

L'isola di Bergeggi
L'imponente roccia dei Balzi Rossi

I Balzi Rossi si pongono all'attenzione con un roccione a picco sulla costa (il nome deriva dalla colorazione rossa che prende la roccia alla luce del tramonto, in quanto di giorno si presenta per lo più bianca con forti striature color ruggine), scavato da alte fenditure che costituiscono gli accessi a nove ambienti interni.
Peccato per la perseveranza dell'uomo nel rovinare costantemente tutte le belle opere naturali, in questo caso costruendo proprio sopra la bianca roccia un albergo di dimensioni enormi che non tenta neanche di nascondere le sue dozzinali fattezze dietro uno schermo floreale.
Come se non bastasse, il museo dei Balzi Rossi è costruito giusto ai piedi della roccia, ben visibile dal mare, posizione che avrebbe per lo meno dovuto pretendere una progettazione più accurata dell'edificio.
Comunque siamo di fronte ad uno dei siti preistorici più famosi d'Europa dove è stato trovato il frammento osseo umano più antico rinvenuto in Liguria.

L'isola di Bergeggi
Le grotte

Poco oltre ci si trova al confine nazionale, al ponte S. Ludovico con la grossa vela metallica degli uffici di frontiera ormai in disuso.
Garavan è ad un passo e dalla sua comoda stazione si può riprendere il treno per le località liguri.



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