| 1 - da Milano a Marseillan Plage2 Agosto 2003
 Decidiamo di partire il tardo pomeriggio, 
                                        dopo aver finito gli ultimi doveri che 
                                        il lavoro ci impone.
 Non riusciamo neanche ad aspettare il 
                                        mattino dopo, tanta è la voglia di iniziare 
                                        questa avventura al lento ritmo della 
                                        pagaia. Carichiamo la macchina e ci fiondiamo 
                                        in autostrada per iniziare un trasferimento 
                                        di circa 700 km.
 
 Data la tarda ora decidiamo di fare una 
                                        sosta in Liguria per concederci una cena 
                                        su una terrazza all'aperto con vista mare...per 
                                        meglio affrontare le scomodità che ci 
                                        aspettano nei prossimi 10 giorni.
 Dopo alcune fermate nelle aree di servizio 
                                        delle autostrade francesi, dove i servizi 
                                        igienici vengono progettati e realizzati 
                                        come fossero opere di architettura moderna, 
                                        giungiamo a destinazione verso le due 
                                        di notte a Marseillan Plage.
 
 La località è stata scelta per la vicinanza 
                                        a Les Onglus, punto di ingresso del canale, 
                                        e per il fatto di essere sul mare. Quel 
                                        Mar Mediterraneo da cui trecento e più 
                                        anni fa i mercantili partivano per raggiungere 
                                        "via terra" l'Oceano Atlantico.
 Giriamo un pò a vuoto nel tentativo di 
                                        trovare un buon posto dove lasciare l'auto 
                                        e lo troviamo in uno dei tanti parcheggi 
                                        liberi proprio a ridosso della spiaggia, 
                                        vicino al porto.
 
 Un pò provati dal viaggio, recuperiamo 
                                        stuoie e sacchi a pelo per stenderci sulla 
                                        spiaggia e cercare di dormire qualche 
                                        ora. Fortunatamente troviamo un posticino 
                                        riparato dal vento umido che giunge dal 
                                        mare.
 Nonostante la stanchezza ci viene spesso 
                                        interrotto il sonno alternativamente da 
                                        gruppi di ragazzini felici (loro!) di 
                                        fare le ore piccole in spiaggia, dai netturbini 
                                        che svuotano i cestini e dai manutentori 
                                        dell'arenile che provvedono alla pettinatura 
                                        della sabbia.
 
 
 
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