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LAGO DI LUGANO o CERESIO


lago di lugano

Carte Kompass n°90 "Lago Maggiore, lago di Varese" scala 1:50.000, n°91 "Lago di Como, Lago di Lugano" scala 1:50.000; I.G.C. n°12 "Laghi Maggiore, d'Orta e di Varese" scala 1:50.000; Multigraphic n°200 "Laghi lombardi" scala 1:25.000 (tutte le carte non riportano interamente il lago).

Quota 270 m.s.l.m., superficie 49 kmq. (di cui 18 in Italia), profondita' 388 m.

Situato al confine tra Svizzera e Italia con le provincie di Varese e Como in Lombardia. Si raggiumge con l'autostrada N2 Milano-Bellinzona che taglia il lago a meta' in territorio svizzero con il ponte-diga. La strada lo percorre lungo tutto il perimetro tranne in un unico tratto, di fronte a Lugano, a cavallo tra Svizzera ed Italia.

Il treno lo percorre per alcuni tratti: giunge una linea da Varese a Porto Ceresio con stazione di testa, un piccolo tratto da Ponte Tresa verso la Svizzera ed un tratto da Como a Lugano.

Bacino di origine glaciale, fa parte dell'articolato sistema di bacini subalpini e' originato dall'apporto fluviale di numerosi torrenti fra cui il Magliasina, Cassarate, Cuccio, Livone, Telo e Mara, mentre unico emissario e' il fiume Tresa che, dopo essere regolato da una diga per scopi idroelettrici a Creva, si getta nel lago Maggiore.

Ha acque molto pescose che contribuiscono alla destinazione turistica del luogo.

Il servizio di battelli non offre un collegamento a buon mercato fra le varie localita', per cui nel caso di suddivisione dell'intero tragitto in piu' giorni conviene prevedere dei percorsi chiusi attraversando in alcuni punti il lago, data la vicinanza delle sponde.

Curiosita' geopolitica e' la presenza di Campione d'Italia, enclave italiana in territorio svizzero.

IL TRATTO A SUD DEL PONTE-DIGA

Panorama da Porto Ceresio
Panorama da Porto Ceresio

Porto Ceresio e' un bel paese di case basse sviluppate sulla riva con il lungolago alberato, chiuso ad ovest da alte pareti di rocce rosse inframezzate da boscaglia in cui si intravedono le feritoie delle gallerie scavate durante la guerra.

Molto bella la vista di Morcote sulla sponda svizzera con il santuario della Madonna del Sasso del 1200 che si raggiunge con una scalinata di 400 gradini, il camposanto con cappelle in stile gotico, il parco Sherrer ed i ruderi del castello soprastante.

Un interesse maggiore per la costa svizzera rispetto a quella italiana risiede nell'accostamento di architetture recenti e storiche come nell'abitato sotto Vico Morcote. Difficile trovare sulle coste lacuali italiane questa sequenza di architetture nuove, alcune interessanti, che pero' permette di leggere il differente sviluppo storico-urbanistico delle localita'.

Costeggiando verso nord-est si susseguono case con giardini e pochi punti dove potersi imbarcare se non qualche spiaggetta di ghiaia e sassi.

Avvicinandosi alla punta di Poiana si nota in direzione di Lugano l'alto monte S.Salvatore con un grosso impianto di antenne, imponente roccione punteggiato da macchie di verde che sbuca dietro il ponte-diga di Melide.

Passata la punta si nota invece sulla costa opposta la lunga catena del monte Generoso con le creste dentellate e le pendici completamente ricoperte da fitto bosco.

Riva S.Vitale ha un porticciolo, l'acqua e' molto sporca essendo una parte del lago molto chiusa, ed un lido con una piccola spiaggia con servizi appena prima dell'uscita del torrente Laveggio. Segue un altro lido con prato proprio sull'acqua e comincia l'abitato di Capolago.

Il lago si fa rumoroso per la presenza della ferrovia che corre fra la riva e la strada e la frequentata autostrada alta sulle pendici del monte. Impressiona proprio dietro al paese la ripida parete rocciosa della cresta del monte Generoso che domina il lago da una altezza di 1200 metri.

A questo punto si nota, dall'altra parte del lago, appena prima di Riva S.Vitale, la sagoma grigia di una delle prime ville di Mario Botta, il piu' conosciuto architetto svizzero contemporaneo. La casa-torre e' completamente nascosta dal verde, tanto da risultare invisibile passando dalla riva sottostante.

La serie di ville con giardini, tipico paesaggio del lago, lascia posto ad un lido, nel punto in cui la ferrovia si allontana dalla riva. Cominciano alcuni canneti poi due campeggi.

All'altezza di Maroggia si nota in alto, dove l'autostrada entra in galleria, la piccola chiesa della Madonnina, in mattoni, baroccheggiante a pianta circolare in bella posizione. Sulla punta dopo Maroggia una curiosita' architettonico-artistica, una casa bianca a quattro piani con una serie di statue e manichini posizionati con cura sui balconi dei vari piani in differenti pose. A guardare di sfuggita sembrano persone intente a prendere un aperitivo o a chiaccherare guardando il lago.

Bissone ha un lungolago alberato con riva in pietra, dove sono ricoverate le imbarcazioni, che nasconde una serie di vecchie case ad arcate ben tenute. Segue poi il lido del paese proprio all'inizio del ponte.

Il ponte-diga, costruito nel 1844-47 e lungo circa 800 metri, su cui passano ferrovia, strada e autostrada, ha una passeggiata pedonale che unisce Bissone con Melide. In mezzo al ponte il passaggio per le imbarcazioni ed appena dopo la Swissminiatur, ricostruzione dei luoghi piu' interessanti del paese, che puo' essere visitata fermandosi nel piccolo porto riparato di Melide. Continua la passeggiata lungolago anche a Melide fino al lido. Dopo Melide una bella villa in cattive condizioni con giardini anche sul lago.

Morcote e' spettacolare sia per il colpo d'occhio delle vecchie case sul lago con i loro portici pieni di negozi, sia per le architetture soprastanti, sulle pendici del monte.

Girata la punta continua l'abitato con parecchie ville con giardini sul lago e la vegetazione molto sviluppata.

Figino e' un bel paese sul lago con parecchie vecchie ville in stile floreale anche in buone condizioni. Cambia la vegetazione, iniziano i canneti e la costa diventa piu' dolce, meno ripida e meno rocciosa.

In localita' Torraccia, dietro al nuovo porto una vecchia torre che probabilmente da' il nome al paese. Ci si trova proprio di fronte ai due monti, Caslano in Svizzera e Castelletto in Italia, che segnano l'ingresso del canale che porta a Ponte Tresa.
Il monte Caslano sembra tagliato a meta', a sud boscoso e digradante verso il lago, a nord invece e' una parete verticale rocciosa incombente sul porticciolo sottostante.

Inizio della piana di Valdagno con parecchi campeggi e canneti con la sorpresa di un piccolo aereo da turismo abbandonato su una spiaggia. L'aereoporto subito dietro ai campeggi e' piuttosto frequentato.

La strada torna sul lago parallela alla ferrovia per un piccolo tratto, fino alla piana di Magliaso creata dal torrente Magliasina.

A Caslano, dopo il campeggio, c'e' una bella villa che si staglia sul panorama del paese notandosi anche da lontano. Girata la punta del monte Caslano, sotto la parete rocciosa, qualcuno ha pensato bene di costruirsi una villa brutta ma in un posto splendido, proprio in vista del ramo del lago a sud.

La costa passata la punta e' molto tranquilla, percorsa da un sentiero pedonale, con le piante che giungono fino all'acqua e si alternano alla roccia fino all'inzio del canale. Il canale ha una leggera corrente verso Ponte Tresa, quindi verso l'emissario fiume Tresa.

Le coste del laghetto sono molto costruite, Ponte Tresa e' un grosso paese attraversato dall'emissario del lago e di brutto aspetto con la strada sul lago realizzata su palafitte in cemento.

Il fiume Tresa e' percorribile con tratti anche divertenti fino a placarsi in vicinanza della diga che ne trattiene le acque per la produzione di energia idroelettrica. Attenzione al salto di quota subito dopo il ponte stradale. Notevole e' il paesaggio delle montagne all'intorno.

Si ripassa il canale, costruito sui due lati, ed a Lavena c'e' un canneto con spiagge accessibili al pubblico per entrare in acqua. Si passa la punta e ci si inserisce in un ramo stretto del lago da cui si vede molto bene la costa opposta.

La strada corre sul lago lungo una costa non interessante, mentre sulla riva opposta comincia a vedersi Morcote con la chiesa ed il castello sulle pendici del monte.

IL TRATTO A NORD DEL PONTE-DIGA

Si percorre il ponte-diga fra Melide e Bissone facendo attenzione ai numerosi motoscafi scorrazzanti attraverso i due punti di attraversamento.

Campione d'Italia e' preceduto da molte ville con giardini. All'inizio dell'abitato c'e' il Santuario della Madonna dei ghirli (rondini) del XIV sec. con una bellissima scalinata a doppia rampa che dal lago crea un cannocchiale visivo verso la facciata della chiesa. Campione, abitato rimodernato con una bella pensilina in ferro e vetro a forma di ali all'imbarcadero, presenta il brutto grande parcheggio del Casino' costruito a sbalzo sul lago con le solite strutture a palafitta. Al porto turistico, due ciminiere riadattate fanno parte della sede dei sub di Campione.

Finisce la strada sul lago mentre piu' avanti solo un paese e' raggiungibile da un'altra strada piu' interna, poi per un buon tratto di costa, le localita' sono raggiungibili solo con imbarcazioni. Da Caprino, ultimo paese raggiunto dalla strada, parte un percorso pedonale che costeggia il lago.

Numerosi sono i grotti, caratteristiche trattorie sul lago raggiungibili a piedi o in barca dalla riva opposta. In alcuni punti il percorso pedonale e' reso inaccessibile da frequenti frane che hanno cancellato il sentiero.

Di fronte a Gandria si trova Cantine di Gandria, ci si arriva solo in battello, costellata di rustici piu' o meno riadattati e di crotti dove ci si puo' ristorare.

A S.Margherita si trova una piccola chiesa romanica piuttosto rovinata ma con un bel campanile in pietra in mezzo al piccolo abitato. Si passa una punta e ci si trova in una piccola baia con formazioni di roccia stratificata a lastre orizzontali disposte a forme geometriche.

Ad Osteno la strada torna a correre sul lago provenendo dall'interno, un campeggio sul delta del torrente. Appena dopo l'abitato ci si puo' dirigere all'orrido con la cascata del torrente fra alte rocce.

Altro campeggio sul delta di un altro torrente in prossimita' delle grotte di Rescia che purtroppo sembrano in stato di abbandono e con il cancello di ingresso chiuso a chiave.

Nella piana di Porlezza si trovano numerosi campeggi con spiagge e sfocia il torrente Cuccio. Il paese non ha un vero e proprio porto ma uno scivolo per alaggio barche e, come molti paesi sul lago, si e' dotato di un porto turistico costituito da banchine galleggianti non migliorando certo la vista dal lago.

Proseguendo, la strada entra in galleria sotto un roccione a picco sul lago seguito sulla riva da una strada pedonale con alcuni tratti in galleria. Le coste si presentano molto verdeggianti con le piante che giungono fino all'acqua e le pendici dei monti circostanti molto scoscese. Il ramo stretto e le montagne verdi boscose fanno sembrare il lago quasi un fiordo norvegese.

Oria, bel piccolo abitato sulle rive con il porticciolo costituito da uno scivolo in pietra per tirare a secco le barche. Si passa la frontiera dove brutta mostra di se' fa l'edificio della frontiera italiana molto malconcio e scrostato in confronto a quello ben tenuto in territorio svizzero.

Gandria e' un bel paese di lago con alti edifici anche di quattro piani sulle rive, giardini in pietra grigia molto verdeggianti e ristoranti con terrazze.

Lugano viene anticipato dalle belle ville sulla punta della Castagnola con alle spalle il piccolo monte Bre', belvedere sul lago. Svetta alla fine dell'abitato di Lugano il monte S.Salvatore con l'enorme antenna. Lugano viene diviso dal fiume Cassarate, sulla costa numerosi lidi e, passato il delta del fiume c'e' il bel parco cittadino. Curiosa la sezione in legno della chiesa relizzata da Botta, ancorata sul lungolago e raggiungibile con una passerella. Sulla riva opposta si notano i belvedere della Sighignola e, piu' in la' del monte Generoso proprio a picco sul lago che emerge dalla massa di verde che ricopre le pendici.

Si passa sotto le pendici a picco del monte S.Salvatore con la presenza frequente del treno che rispunta sul lago costeggiando anche la strada che resta pero' piu' alta, nascosta dagli alberi e quindi meno fastidiosa. Alzando la testa sovrastano sempre le pareti rocciose del monte frequentate da numerosi volatili.

Si giunge quindi al ponte-diga di Melide.

 

LAGHI
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