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LAGO DI MEZZOLA

lago di mezzola

Carta Kompass n°92 "Chiavenna, val Bregaglia", scala 1:50.000. Quota 199 m.s.l.m., perimetro 9 km., profondita' 69 m., superficie 6 kmq. Situato fra le provincie di Como e Sondrio a nord del lago di Como.

Si raggiunge con la superstrada n°36 che costeggia il lago di Como, prendendo a Colico la direzione Chiavenna. Il lago si inserisce fra due alti rilievi ad est ed ovest, mentre la vista spazia a nord lungo la valle del fiume Mera ed a sud sul Pian di Spagna. Insieme a quest'ultimo costituisce una delle poche oasi naturali intatti (riserva naturale Pian di Spagna e lago di Mezzola) nonostante l'aggressione del carico inquinante della Valchiavenna, notevolmente diluito pero' dal forte ricambio idrico del fiume Mera.

Il lago ha origini recenti. Nel periodo romano era tutt'uno con il lago di Como, poi le frequenti alluvioni dell'Adda hanno depositato materiale lasciando il canale del Mera come unica comunicazione fra i due bacini. Affluenti sono il fiume Mera e numerosi piccoli torrenti che scendono dalle pendici montuose ad est ed ovest. Unico emissario e' sempre il Mera che si getta nel lago di Como.

Conviene imbarcarsi a Gera Lario per due motivi: la comodita' del bel porticciolo turistico con moli in legno e la curiosita' di risalire il fiume Mera osservando sulla sinistra alcuni campeggi fra canneti e rive sabbiose, sulla destra i frequenti gruppi di cavalli al pascolo nel Pian di Spagna. Giunti in prossimita' del lago cominciano i canneti sulla destra e si giunge ad una ansa del fiume frequentata da decine di volatili che sostano in mezzo all'acqua.

Si costeggia la costa sinistra che si presenta subito imponente con rocce a strapiombo e qualche spiaggetta rocciosa dove non e' raro scorgere anche esemplari di volpe che scendono ad abbeverarsi nei piccoli torrenti che scendono nel lago. L'acqua e' piuttosto torbida, lagunosa.

Dall'alto della cascata
Dall'alto della cascata

Appena dopo l'ansa di Albonico si scorge una bella cascata con doppio salto, il primo finisce in una vasca a circa dieci metri di altezza, da cui poi l'acqua si getta nel lago. Sbarcando sotto la cascata si scorge sulla sinistra una corda lasciata da qualche "scalatore" per poter superare la prima parete rocciosa ed arrampicarsi fino alla vasca superiore della cascata.

Pił avanti la costa si fa sempre pił rocciosa, a tratti con il bosco che giunge a riva, fino ad arrivare sotto il "salto delle capre". Si tratta di uno sperone roccioso talmente verticale sull'acqua da renderne impressionante la vista dal basso, avvicinandosi in canoa. Sono riuscito a capire il motivo del nome "salto delle capre" quando, osservando la cima dello sperone, ho visto far capolino il muso di una capra che guardava gił incuriosita la mia strana imbarcazione gialla.

La foto sara' diritta o capovolta?
La foto sara' diritta o capovolta?

Appena dopo, la costa rocciosa lascia spazio al ritorno dei canneti e delle spiagge sabbiose dell'ansa dove si trova il molo di S. Fedelino. S. Fedelino e' una piccola chiesetta del X sec. raggiungibile solo via acqua. Una volta sbarcati, la si raggiunge lungo un sentiero sterrato che si diparte dal moletto per circa 200 metri fino a giungere in vista della chiesa disposta su una piccola roccia che guarda il fiume Mera.

Superata l'immissione del Mera comincia la costa urbanizzata del lago, costeggiata dalla strada e dalla linea ferroviaria. Il laghetto all'altezza dell'abitato di Novate Mezzola e' stagnante e maleodorante, non meritando di essere raggiunto nonostante si possa passare facilmente sotto il ponte stradale del paese. Il paesaggio si fa meno interessante; la riva e' inaccessibile fino ai giardini pubblici di Campo con una piccola darsena. Finalmente pero' si puo' godere la piena vista della parete rocciosa sulla costa ovest del lago che prima si poteva scorgere solo parzialmente.

Acque piatte e montagne imponenti
Acque piatte e montagne imponenti

Si percorre un tratto di costa rocciosa prima di Verceia, dove la strada e la ferrovia passano in galleria, per proseguire poi con un susseguirsi di proprieta' private sulla riva con relativi scivoli per barche. Continua la costa rocciosa all'altezza della seconda galleria stradale sopra una spiaggia di ciottoli.

Giunti alla riva sud cominciano i canneti del riempimento alluvionale che separa il lago di Mezzola da quello di Como. In questo tratto il fondale e' molto basso con tronconi di canne a pelo d'acqua ed il rischio di arenarsi spesso se non si pagaia piuttosto lontano dai canneti.

Numerose sono le colonie di volatili che stazionano sulle piccole isolette rocciose appena al largo del canneto. A questo punto si puo' riprendere il canale del fiume Mera per tornare a Gera Lario non fidando nell'aiuto della debole corrente di questo emissario.

LAGHI
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